Il valore ambientale
Se la fascia costiera è stata, nel corso dei secoli, oggetto di una continua opera di antropizzazione per consentire lo sviluppo di colture agricole specializzate e pregiate, il territorio dell’entroterra dell’alto Garda bresciano possiede un alto valore naturalistico ed è contraddistinto da vaste porzioni destinate a oliveti, boschi, frutteti, castagneti, prati e pascoli ricchi di erbe spontanee.
L’entroterra alto gardesano si contraddistingue per l’alto valore ambientale: sia naturalistico-vegetale con un’eccezionale varietà di flora rara e preziosa, sia faunistico con specie spontanee ed altre di recente reintrodotte, grazie al buon livello di conservazione di ecosistemi idonei.
Gli insediamenti turistici si sono principalmente sviluppati lungo la fascia costiera e questo ha comportato uno spopolamento e una conseguente marginalizzazione delle aree montane, da valorizzare in quanto preziosi e fragili habitat e in cui recuperare le attività agro-silvo-pastorali per una migliore fruibilità e gestione del territorio.
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Il valore ecologico naturalistico dell’entroterra alto gardesano è riconosciuto anche a livello internazionale, con l’inserimento di vaste porzioni nella Rete Natura 2000, il principale strumento della politica dell’Unione Europea per la conservazione della biodiversità e per garantire il mantenimento a lungo termine degli habitat naturali e delle specie di flora e fauna minacciati o rari a livello comunitario.
La rete Natura 2000 dell’alto Garda Bresciano è costituita dai Siti di Interesse Comunitario (SIC) che vengono successivamente designati quali Zone Speciali di Conservazione (ZSC), e comprende anche le Zone di Protezione Speciale (ZPS) concernente la conservazione degli uccelli selvatici.
I frutti del Monte e le erbe spontanee
Il recupero e la valorizzazione delle attività tradizionali, come il pascolo e l’agricoltura non intensiva permettono il mantenimento del delicato equilibrio tra attività antropiche e natura.
La riscoperta di prodotti di notevole qualità, come le castagne e le noci, le erbe spontanee e officinali dell’alto Garda (tra cui aglio orsino, finocchietto selvatico, salva dei prati, pimpinella, nepitella, artemisia, tarassaco, ortiche, sambuco, zafferano), ricche di virtù benefiche che in passato rivestivano un ruolo fondamentale nella dieta di chi abitava in questi luoghi e che oggi rappresentano una grande opportunità per riscoprire tradizioni locali e apprezzare quello che la natura ci offre, sperimentando nuovi sapori e utilizzando antiche ricette del territorio.